yantra per la meditazione

Yantra per la meditazione: gli elementi che li costituiscono e cosa significano

Proseguo l’approfondimento sul tema yantra iniziato con il precedente post Yantra o diagrammi magici per la meditazione. Se vuoi sapere cosa sono gli yantra e come si innestano nella visione indiana del mondo, tra macro e micro cosmo, leggi prima il precedente articolo. Se sei più interessato a conoscere gli elementi costruttivi che li compongono e come si distinguono i vari tipi yantra, rimani su questo post. Ne seguirà un terzo che entrerà nel merito della meditazione e costruzione dello yantra nella prossima Newsletter di martedì 22 ottobre. Se non sei già iscritto puoi farlo da questo link!

yantra per la meditazione

gli elementi che costituiscono gli yantra per la meditazione

Gli yantra sono diagrammi geometrici composti da elementi lineari che rappresentano gli dèi e sono abbinati a mantra, formule-pensiero vibrazionali. Sono simboli, espressioni di leggi e realtà universali. Diagrammi simbolici capaci di rappresentare in modo analitico tutte le energie alla base degli aspetti creativi del cosmo.

Conoscendo il significato degli elementi che compongono gli yantra  possiamo comprendere il significato esterno di tutte le varie tipologie.

bindu è il punto

Il punto è un concetto spaziale. Tutto può essere concepito come costituito di punti. La natura dello spazio è la localizzazione, la possibilità di un luogo di essere definito in un punto. Il punto può essere l’origine di ogni manifestazione; quando qualcosa inizia a manifestarsi comincia in un punto. Prima del punto, la manifestazione non esiste.

È il fuoco ottico dello yantra

La linea retta

Quando un punto si muove, traccia una linea. È il movimento senza ostacoli, è il principio dello sviluppo.

Il triangolo a punta in su (freccia o fiamma)

Il triangolo a punta in su, la freccia, la fiamma sono tutti sviluppi assimilabili ad una salita verso l’alto, un ascesa. È il simbolo del fuoco, della fiamma, del principio del maschile, del fallo immagine di Shiva, ma anche l’aspetto maschile del cosmo, il Purusha. Il fuoco è la forma sottile dell’attività mentale. Il suo simbolo numerico è il 3.

il triangolo a punta in giù, l’arco, l’onda, la mezza luna crescente

Il triangolo con la punta rivolto in alto, l’arco di cerchio, il segno dell’onda come anche la mezzaluna crescente sono rappresentativi della forza d’inerzia, dell’attività immobile e statica. Si associano all’elemento liquido, che tende a fermarsi e livellarsi. È l’aspetto passivo della creazione. Sono segni associati all’organo femminile, alla yoni, all’energia creatrice femminile Shakti e alla Natura cosmica Prakriti. Il simbolo numerico corrispondente è il 2.

il cerchio

La nozione di cerchio nasce dalla rivoluzione degli astri. Il cerchio è il simbolo di tutto ciò che torna al punto di partenza, di tutti i cicli che rendono possibile l’esistenza. Spesso considerato il simbolo dell’aria, sebbene la rappresentazione convenzionale dell’aria sia l’esagono.

il quadrato

La forma che delimita una estensione; la figura più semplice per rappresentare una superficie: la terra.

il pentagono

2 (femminile) + 3 (maschile) = 5 (principio della vita)

Il cinque è la componente interna di ogni essere vivente, è il numero di Shiva, fonte di vita e di morte.

La croce

È il simbolo dell’estensione nelle 4 direzioni; della riduzione dalla molteplice manifestazione esterna  all’uno, dimostrando il dominio dell’uno sul molteplice.

La svastica

È la rappresentazione della divinità trascendente che no può mai essere riportata all’unità, come invece accade nella croce. Infatti la divinità, a differenza del molteplice è al di fuori della logica umana. È per questo che i rami della croce sono ripiegati su se stessi, perché non potranno mai condurre al centro. È un simbolo ben augurante.

Il loto

I petali del loto hanno riferimento alla simbologia dei numeri, secondo la divinità a cui lo yantra è dedicato.

varietà e tipi dei principali yantra per la meditazione

Gli yantra possono essere disegnati su fogli di carta, incisi su metalli, disegnati con pasta di riso su superfici piane come davanti le porte di casa come buon auspicio – chiamate Alipana o Rangoli. Ci possono essere yantra tridimesionali con dimensioni variabili da sculture a dimensioni architettoniche.

Si può creare un numero infinito di yantra quante infinite sono le variazioni degli elementi. Ogni nuova combinazione sarà un nuovo yantra. Allo stesso modo uno yantra che rappresenta una specifica idea religiosa può avere infinite varianti.

Gli yantra esistono sia nella tradizione vedica, tantrica e buddista; ognuna li ha adattati alle proprie esigenze e teorie metafisiche.

lo yantra è un’unità archetipica

Le ricerche svolte da G.C. Jung hanno dimostrato che gli yantra non sono simboli “prodotti” ma scoperti mediante primitive fonti interiori: usano un linguaggio archetipico, generato da un’universale pulsione umana ed esprimo principi universali eterni. Sono impronte primordiali della coscienza, “configurazioni concettuali” patrimonio dell’intera umanità.

Simboli come lo yantra sono trasformatori dell’energia psichica, capaci di metterci in contatto con quella parte che abbiamo accantonato con la “desacralizzazione” del cosmo, sviluppando una visione frammentata dell’universo.


 

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dove trovare yantra per meditazione?

Trovate alcuni degli yantra da me realizzati con la tecnica dell’acquerello nel mio negozio Etsy YogaCreativeShop.

Gli Yantra sono disegnati e dipinti a a mano, in dimensioni che variano da 70×100 cm, a 35×50 cm, fino al formato A3 (29,7×42 cm). Sono in varie tipologie di soggetto adatte per la meditazione e come decorazioni per abitazione e yoga shala.


Bibliografia:

5 pensieri su “Yantra per la meditazione: gli elementi che li costituiscono e cosa significano

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